Regia di Emanuela Piovano vedi scheda film
Questo Amorfù, della Piovano, è davvero un pessimo film.
Peccato perchè la regia, alcuni dei movimenti di camera, erano davvero molto validi. Peccato per ciò che veniva ripreso nelle inquadrature. Una tematica come questa non può assolutamente esser trattata così, inverosomilianze, zero etica e profesionalità nella parte della figura del medico, zero spessore sulla psicologia dei personaggi, sul problema della piccola criminalità. Incongruenti e assurdi i collegamenti (anzi, mancanti), penose molte scene, come quella del "matto" disperato con il Martini in mano, o i ralenti con sotto la musica che dopo la prima volta è così eccessiva che infastidisce. Battute e attimi di totale imbarazzo da quanto squallidi. Fortunatamente in sala era presente Sonia Bergamasco che mi ha fatto un'ottima impressione e che, sorprendentemente, con una sincerità ed una umiltà eccezionale, dopo la visione del film, alla domanda di cosa l'avesse attirata in quella sceneggiatura, ha esordito dicendo come prima cosa "bhe i soldi non fanno schifo". Si meritava un applauso, e io ho applaudito, l'unica volta a quella visione.
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