Regia di Clive Barker vedi scheda film
Esoterismo, paranormale, sangue, incubi, vendette: gli ingredienti essenziali per un buon film horror ci sono tutti, seppure amalgamati in maniera un po’ grossolana. Il buon livello degli effetti, realizzati in gran parte in maniera squisitamente artigianale, contribuisce ad elevare la riuscita finale dell’imperfetto capostipite di una lunga serie.
Un misterioso cubo metallico intriso di occulti poteri oscuri finisce nelle mani di un uomo Frank che, sconoscendo le conseguenze, compie un rito e finisce per essere risucchiato in un’altra dimensione, fatta di sofferenza e solitudine. Anni dopo suo fratello Larry insieme alla seconda moglie Julia (che aveva avuto con Frank una torbida relazione adultera) si trasferiscono nella casa in cui è avvenuta la sua scomparsa e accidentalmente lo riportano in vita, richiamando anche i diabolici guardiani della realtà infernale dalla quale è sfuggito. A combatterli sarà la coraggiosa giovane figlia della coppia Kirsty.
Clive Barker ha attinto al suo stesso romanzo per realizzare questo horror dalle atmosfere cupe, misteriche e morbose, che deve molto del suo mordente all’impatto visivo dei trucchi e degli effetti utilizzati per la resa dei momenti più macabri e sanguinolenti, quelli legati alla lenta rigenerazione del personaggio di Frank, oltre che alla buona miscela di tensione psicologica ed emotiva e azione, seppure l’eccessiva vaghezza con cui vengono spiegati gli avvenimenti e soprattutto le motivazioni dei personaggi lascia un po’ perplessi, anche perché le interpretazioni degli attori non sono proprio memorabili.
Col tempo è diventato un cult, tanto da generare ben otto seguiti, l’ultimo dei quali dovrebbe uscire quest’anno.
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