Regia di Clive Barker vedi scheda film
Horror sadomaso. Una scatola che ti fa vivere straordinare piaceri (ma direi non all'interessato che la apre) misti a indicibili sofferenze (questo è più probabile). Forse devo farmene una ragione: classico non è sempre sinonimo di capolavoro. Nel caso di Hellraiser siamo proprio lontani dall'esserlo.
Eppure gli ingredienti ci sono tutti; i supplizianti e la loro dimensione orrorifica, lo splatter, l'horror metafisico. Esatto, forse Barker preso dalla voglia di riscattare il suo racconto ci ha inserito fin troppi ingredienti e li ha ammalgamati male.
Senza un preciso filo logico (o meglio c'è ma è veramente irrisorio) il film procede catturando lo spettatore ma senza mai decollare.
Hellraiser lo definirei un film affascinante nella sua imperfezione, la figura di Pinhead (che compare troppo poco qui) e dei suoi supplizianti sono l'elemento migliore di una pellicola matura (tratta temi sadomasochisti dopotutto) ma a tratti fin troppo scontata. Purtroppo( o per fortuna, qui si va nel soggettivo) i "piaceri" che possono infliggere i supplizianti non vengono mostrati apparte nella scena finale. Si resta sempre con il dubbio. Qui, Barker ha preferito giocare la carta del non mostro per dare l'idea dell'onnipotenza dei supplizianti. Cosa possono fare? Il senso di pericolo è sempre in agguato e questa è una cosa positiva ma alla fine può lasciare l'amaro in bocca.
In definitiva, una pellicola che sicuramente poteva dare di più ma che resta affascinante per la sua dimensione grottesca e sadomasochistica.
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