Regia di Clive Barker vedi scheda film
Non è che sia proprio bruttissimo, è semplicemente una gran confusione, che non riesce mai a prendere il decollo. Il problema principale è soprattutto la troppa carne al fuoco che viene messa: si parte con un horror metafisico, si prosegue con una storia di erotismo macabro, poi arrivano le ossessioni, parti di paranoia, e poi ritorna la metafisicità iniziale, ancor più accentuata. Il tutto viene riassunto in meno di un'ora e mezza di film, ed in modo anche abbastanza improbabile: tutti gli stereotipi classici sono presenti, dalla casa di fantasmi con la puzza sotto al naso, agli inquilini deficienti che non si accorgono che “strane cose” stanno accadendo in loro presenza, e così via, in grande calderone che tenta di fare il punto su quanto detto dalla New Horror fino a quel momento, avendo a disposizione tutto l'armamentario classico. È un peccato, però, che Barker dimostri di non valere un'acca come regista, gettando nel ridicolo la maggior parte delle scene, dall'improbabile modo in cui Frank torna in vita, alla storiellina di passione animalesca francamente assurda che coinvolge il criminoso fratello e la folle neo moglie di Larry, passando poi per tutta l'inutile vicenda secondaria della figlia; poi c'è un evidente mal assortimento di generi, che si alternano in uno scambio quasi “frettoloso”, temendo di non poter mostrare tutto quello di cui c'era bisogno(?), senza però approfondirne neanche uno; ma poi, la storia di per se, è semplicemente incomprensibile, un calderone di idee già sfruttate mille volte che tenta di riproporre le solite formuline tutte in una volta, con mancanze di passaggi logici che ricordano quelle del recente Dario Argento, una coerenza inesistente, buchi di sceneggiatura mostruosi, e personaggi risibili, sia per la loro inettitudine, che per la loro delineazione caratteriale. L'unica cosa salvabile del film, per come la vedo io, sono paradossalmente gli effetti speciali, ma è un fatto preoccupante, visto che il regista è lo scrittore del libro, e che dovrebbe, quindi, avere bene in mente quello che ha intenzione di fare... io non il libro non l'ho letto, ma me ne è passata la voglia, considerato tutto. La colonna sonora, che di per se è anche bella, più che da film horror è da film di fantascienza, ed è inutile dire che, la tensione, se la sono dimenticata per strada: nemmeno un brivido, nemmeno un mezzo saltino sulla sedia, neanche un po' di adrenalina, tutto clamorosamente piatto, senza neanche avere il supporto di una storia avvincente, o di contenuti interessanti, dato che dovrebbe essere un esercizio di stile sulla paura e sull'oniricità delle immagini. Uno dei “classici” dell'horror moderno più sopravvalutati.
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