Regia di Mario Camerini vedi scheda film
Nell’ultima giornata di campionato, una squadra di provincia (mai nominata, ma dalle maglie di colore grigio si evince che è l’Alessandria) affronta una trasferta a Milano decisiva per la propria permanenza in serie A. Cartoline di un’Italia dove il calcio era ancora una festa, e che nell’insieme compongono una vicenda corale: alcune parti sono da commedia (due fratelli si inventano una grave malattia della zia per avere via libera dalle mogli, poi trovano la zia malata per davvero e rimangono bloccati a casa sua), altre da melodramma (il centravanti respinge il tentativo di corruzione proveniente da una donna perduta, ma nell’intervallo apprende di avere una grave cardiopatia che dovrebbe impedirgli di rientrare in campo), altre da film sentimentale (il timido idillio spuntato fra un calciatore jugoslavo e una connazionale che fa la cameriera in albergo). Raf Vallone aveva veramente giocato a calcio nel Torino, recita accanto alla vera moglie Elena Varzi e si vedono alcuni veri giocatori del Milan: insomma, il confine tra realtà e fantasia è piuttosto sfumato. Un trionfo dei buoni sentimenti, che si fa perdonare certe goffaggini e si lascia guardare con nostalgia.
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