Regia di Jim McBride vedi scheda film
Sacrilegio assoluto, ad Hollywood venne in mente a qualcuno di fare un remake molto glamour di un classicissimo cavallo di battaglia della critica, una pietra miliare del cinema intoccabile:logico che "All'ultimo respiro-Breathless", versione americana e divistica di "Fino all'ultimo respiro" di Godard conoscesse disprezzo o sconsolata sopportazione,nei migliori casi. Senza fare paragoni, abbastanza fuori luogo anche per ambientazione di tempi e posti, il film di McBride non è ingiovabile: è sfacciatamente anni Ottanta,fino dai titoli di testa, più pop che non si può, affidato a due bellissimi del cinema di quell'epoca, l'una splendido oggetto del desiderio maschile innocentemente provocante, se si passa l'ossimoro, l'altro altrettanto desiderato per la forte fisicità immessa in un ruolo proposto con un gigionismo maiuscolo, di un personaggio qui neanche fuori della morale, più che altro un cretino di bell'aspetto. Il film procede verso il suo finale da icona giovanilistica tra bravate del giovanotto e l'ammirazione onesta e senza resistenze per un'accoppiata così affascinante e di indubbio sex-appeal.Se andasse stroncato, è in un'ottica puramente antiedonista, se apprezzato, nell'opposta logica filo-anni Ottanta dalla quale è sempre più vischioso liberarsi:nel dubbio, non viene di liquidarlo come porcheria, ma neanche di mandarlo giù come culto imperdibile di quell'epoca.
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