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All'ultimo respiro

Regia di Jim McBride vedi scheda film

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La recensione su All'ultimo respiro

di bradipo68
8 stelle

Jim Mc Bride non è uno stolto e,sapendo benissimo di non potersi confrontare con uno dei film simbolo della Nouvelle Vague,scritto da Truffaut e diretto da Godard due giovani che poi si faranno apprezzare,ne gira una versione alternativa esplorando il lato fisico(soprattutto sessuale) della vicenda e azzerando quasi del tutto quello sostanziale.Non rimane nulla dei lunghi dialoghi del film in camera da letto tra i due amanti,rimane poco delle sequenze quasi casuali catturate per strada con un linguaggio cinematografico allora nuovo,non c'è l'affabulazione millenaria delle strade di Parigi che incornicia le gesta del Belmondo bello e maledetto,un'icona di sprezzante negatività creata proprio da questo film.Il divo Belmondo fu creato da questo film,invece McBride sfrutta il glamour di uno che divo già era.Richard Gere ancheggia come John Travolta e attraversa il film con la sua prorompente fisicità,un american gigolò che si ritrova a essere maledetto più per caso che per reale volontà.E'lui la luce polare del film,non certo la gatta di marmo Kaprisky che recita meglio in orizzontale piuttosto che in verticale e  che subisce passivamente tutte le gesta del suo boyfriend,ladruncolo d'auto,omicida per caso,amante delle macchine veloci,di Jerry Lee Lewis e dei fumetti di Silver Surfer,quasi una moral guidance(!) per lui.Il film di McBride si trasforma in un road movie ignorante  magari anche risaputo perchè ripercorre tutti gli stereotipi del genere ma è da apprezzare perchè ci regala istantanee di un'America diversa,quella lontana dai riflettori ,fatta di omuncoli e piccoli traffici in cui la figura del maledetto per caso di Richard Gere risalta.Non per meriti propri ma per demeriti altrui.Un'antieroe che troneggia su quello che lo circonda  pur non avendo la statura per farlo,esatto specchio della mediocrità di cui è ricca la società a stelle e strisce. 

Su Jim McBride

gira un remake di un film leggenda prendendone le distanze in modo intelligente.

Su Richard Gere

american gigolò a petto(e altro) ignudo

Su Valérie Kaprisky

immota gatta di marmo,più brava a recitare in orizzontale che in verticale

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