Dopo aver incontrato tre streghe che predicono loro un radioso futuro (il primo salirà sul trono ora occupato da Duncan, mentre il secondo genererà un re), i nobili scozzesi Macbeth e Banquo tornano a palazzo assai turbati. Il rovello del marito non sfugge alla crudele lady Macbeth, che lo spinge ad assassinare Duncan. Cinta la corona, affinché non si avveri l'altra profezia, Macbeth paga due sicari per uccidere Banquo e suo figlio: ma le streghe hanno in serbo altri verdetti...
Note
Il primo dei tre film shakespeariani di Welles è un "low budget" girato in tre settimane negli studi Republic, ma sa sprigionare una forza "barbarica" che toglie il fiato.
mi aspettavo meglio. Welles, probabilmente condizionato dal budget ristretto, rende fin troppo teatralizzata l'ambientazione (nebbiosa), così come anche la recitazione degli attori.
Poco del Welles che è stato, molto di quello che sarà. Prima di tutto la parola poi l'immagine. Il testo deve essere rispettato la voce fuori-campo deve essere monologo interiore e viceversa. La finzione del realismo è svelata da una scenografia che non teme di mostrare la sua artificiosità. Davanti a tutto c'è la presenza attoriale del nostro che usa la sua faccia come l'arma di un genio… leggi tutto
Recitato superbamente e con un'ottima fotografia, il lavoro di Welles non è sicuramente fresco e non gode, in senso assoluto, di particolari attrattive. Va dato atto che alla luce dei costi con cui è stato realizzato e dei tempi molto brevi, risulta un esercizio di bravura di indiscutibile fattura che si fa apprezzare per la forte carica drammatica delle inquadrature. Diciamo però che agli… leggi tutto
"Venite o spiriti che ispirate la morte.
Ch'io donna più non sia.
E colmatemi dalla testa ai piedi, fino all'orlo della peggiore crudeltà.
Fate più denso il mio sangue.
Chiudete ogni accesso e via al rimorso, cosicché nessun risveglio della femmina coscienza scuota il mio atroce disegno e con dolcezza mi impedisca di eseguirlo.
Venite al mio seno di donna…
Come al solito, ecco, ordinati secondo anno di uscita, gli ultimi Film visti.
Serie TV concluse:
- 1a Euphoria;
- 1a Unorthodox;
- 1a Watchmen;
- 2a Big Little Lies;
- 3a Scrubs.
Una personalità poliedrica come Orson Welles dati anche i suoi trascorsi come regista teatrale di opere di William Shakespeare, sarebbe stato un approdo naturale prima o poi, quello di adattare prima o poi dei testi del drammaturgo inglese per il cinema e ne avrà l'occasione con il suo quinto film, decidendo di trasporre Macbeth (1948). Gli adattamenti Shakespearreani fino a quel…
Amo il cinema e amo l'autore teatrale elisabettiano per eccellenza, William Shekspeare, autore che al cinema ha dato tanto, e tanto il cinema ha preso da lui, storie tragiche, commedie, personaggi memorabili e storie…
Tempo da muri, in Italia e in Europa. Dove l’elemento divisivo per eccellenza viene invocato, paventato, minacciato e/o applicato a politiche dal respiro corto quanto quello del “confine” delimitante.…
Di tutti i drammi e commedie scritte da Shakespeare quello che ha trovato maggior Fortuna al cinema,nonostante la maledizione che lo accompagna,è il Macbeth.
Dramma che è anche il prediletto da Welles visto il grande numero di rappresentazioni che nè ha fatto a teatro e nel 1948 portandolo sul grande schermo.
È la prima fatica cinematografica che unisce Welles a…
William Shakespeare è il più conosciuto scrittore teatrale che sia mai esistito.
Le sue opere sono probabilmente il punto più alto che l'arte (non solo la letteratura)abbia mai raggiunto.
Anche…
Come trasposizione questa pellicola ha i suoi grossi limiti: il budget ridotto all'osso e l'interpretazione over-acted di Welles su tutti. Ma è anche vero che rimane una strepitosa e anomala rivisitazione in chiave espressionista, notevole per le scenografie barocche realizzate praticamente in cartone, i folli e violenti primi piani, le prospettive deformate. Resta un film affascinante…
La sete di potere, l'ossessione, la pazzia e la distruzione. Macbeth è tutto questo. E molto altro, poiché dietro la macchina da presa c'è lui, l'enorme e genio assoluto Orson Welles. L'antieroe spregevole e senza scrupoli da creatura prettamente Shakespeariana, come sarà in (quasi) tutte le altre trasposizione cinematografiche dell'opera, diventa qui, a pieno titolo,…
Recitato superbamente e con un'ottima fotografia, il lavoro di Welles non è sicuramente fresco e non gode, in senso assoluto, di particolari attrattive. Va dato atto che alla luce dei costi con cui è stato realizzato e dei tempi molto brevi, risulta un esercizio di bravura di indiscutibile fattura che si fa apprezzare per la forte carica drammatica delle inquadrature. Diciamo però che agli…
...prima di evitare qualsiasi fraintendimento e prima che qualcuno, più malizioso, possa pensare che stia tirando l'acqua al mio mulino, preciso subito che la dimensione di cui si parla in questa play - chiaramente…
Poco del Welles che è stato, molto di quello che sarà. Prima di tutto la parola poi l'immagine. Il testo deve essere rispettato la voce fuori-campo deve essere monologo interiore e viceversa. La finzione del realismo è svelata da una scenografia che non teme di mostrare la sua artificiosità. Davanti a tutto c'è la presenza attoriale del nostro che usa la sua faccia come l'arma di un genio…
la villania dei superbi, le lungaggini della giustizia e gli strali che l'umiltà dei meritevoli subisce dagli indegni......"" Sembrano cose di oggigiorno invece le disse Shakespeare per bocca di…
Non è certo vero che un’opera d’arte, per valere, deva brillare per sfarzo e ricchezza di fattura. Questo film, nella sua sobria concisione, è tagliente come la spada dello stesso Macbeth. Un mosaico di luci ed ombre gigantesche, scolpite in un bianco-nero di straordinaria efficacia drammatica. La povertà dei mezzi è giustificata da una scenografia volutamente minimalista, che trova il…
Maghi, fate, fattucchiere. Imbroglioni e iniziati. Potentissimi e ridicoli, spettacolari e nascosti. Di recente - vedi il film su Houdini in sala - la fascinazione dell'incantesimo protonovecentesco ha colpito il…
Noto per essere poco più che un esercizio, un pezzo di bravura realizzato da Welles con mezzi miseri e budget ridottissimo, questo Macbeth non ha davvero nulla per cui essere considerato un lavoro di serie B. Anzi. Se Welles alla regia è sempre fantasioso e sperimentatore, come attore non è da meno, peraltro qui impegnato in un ruolo a lui, accanito sostenitore dell'opera di Shakespeare,…
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Commenti (3) vedi tutti
7-
commento di nico80E' il rapporto qualità-prezzo a stupire, in un cinema che si perde nello stracosto delle sceneggiature
commento di Ramitomi aspettavo meglio. Welles, probabilmente condizionato dal budget ristretto, rende fin troppo teatralizzata l'ambientazione (nebbiosa), così come anche la recitazione degli attori.
commento di carpa