Regia di Michael Bay vedi scheda film
Sull’onda del successo negli Usa, torna anche in Italia la non travolgente accoppiata di poliziotti neri con due star della Tv americana. I due della narcotici di Miami sono sulle tracce del superboss, ma stavolta a loro si aggiunge la sorella di uno dei due (e fidanzata segreta dell’altro), che fa l’agente sotto copertura e si mette ovviamente nei guai. In altri tempi, sarebbe stato un innocuo filmetto di serie C, ironico e veloce. Con gli estrogeni del produttore Bruckheimer, diventa una sorta di kolossal frastornante, che dura inspiegabilmente due ore e mezzo e affastella inseguimenti con trenta auto sfasciate o scene al ralenty di una pallottola che perfora la natica di Martin Lawrence. Lo sceneggiatore Ron Shelton fa quello che può, tracciando contesti familiari o siparietti comici con i protagonisti in analisi, ma deve sottostare alla gigioneria televisiva dei due attori e alla regia videoclippara di Bay, e far dire ogni dieci minuti come sia dura la vita per i criminali in America, dopo l’11 settembre. Sprecati i caratteristi, dal “Soprano” Joe Pantoliano a Peter Stormare. Tanto il modello non è il film d’azione, ma una playstation con inserti di sitcom.
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