Undici anni fa, proprio il giorno delle nozze, Antonio ha perso la fidanzata in un incidente d'auto. Alla guida c'era il fratello Valerio, che la stava accompagnando in chiesa per la cerimonia. Da quel momento Antonio ha una regressione infantile e si fa accudire pazientemente da Valerio. Quando quest'ultimo porta in casa Marianna, la donna che vorrebbe sposare, Antonio cerca di opporsi in tutti i modi, ma poi finisce per coinvolgere la nuova arrivata nel suo mondo.
Note
Dedicandolo a Nanni Loy, Piero Natoli e a suo padre, l'Haberrante Alessandro cerca ciò che non c'è e ciò che non si può avere. Lo aiutano, concentratissimi, un testo che galleggia con intelligenza nelle parole e una luminosa Monica Scattini.
Forse non sarà del massimo interesse cinematografico, questo esordio di Alessandro Haber dietro la macchina da presa, però questa storia di follia domestica risulta divertente, soprattutto per l'interpretazione dei due uomini. Il pezzo forte del film, infatti, è costituito dagli attori (compresa la Scattini) e in questo viene fuori l'istrionismo di Haber,… leggi tutto
«Come si fa a grattarsi il cuore? Bisogna dire aragosta». È una delle tante surrealtà di questo felicissimo esordio nella regia di Alessandro Haber, artista multimediale, attore di cento film e almeno altrettanti spettacoli teatrali, chansonnier in tre dischi e svariati concerti, bukowskiano di fede, borderline per scelta, esagitato ansiogeno. Peculiarità che butta nel fuoco della sua… leggi tutto
L'esordio alla regia di Alessandro Haber è con un film coraggioso, ma irrisolto, tratto da un testo teatrale (di Vittorio Franceschi, che l'ha anche sceneggiato) e che risente un po' troppo delle sue origini. Quasi tutta l'azione si svolge all'interno di un appartamento ed i personaggi sono essenzialmente tre, dei quali uno (Marianna/Monica Scattini) entra in scena a metà pellicola… leggi tutto
Forse non sarà del massimo interesse cinematografico, questo esordio di Alessandro Haber dietro la macchina da presa, però questa storia di follia domestica risulta divertente, soprattutto per l'interpretazione dei due uomini. Il pezzo forte del film, infatti, è costituito dagli attori (compresa la Scattini) e in questo viene fuori l'istrionismo di Haber,…
L'esordio alla regia di Alessandro Haber è con un film coraggioso, ma irrisolto, tratto da un testo teatrale (di Vittorio Franceschi, che l'ha anche sceneggiato) e che risente un po' troppo delle sue origini. Quasi tutta l'azione si svolge all'interno di un appartamento ed i personaggi sono essenzialmente tre, dei quali uno (Marianna/Monica Scattini) entra in scena a metà pellicola…
Orsù, se indovinate (la risposta è in busta chiusa) vi regalo un viaggio a LANDA-LINDA, posto desertico di balli ad alto voltaggio dove la purezza sarà all'ordine del giorno.
Ogni uomo sarà libero di nuotare in…
«Come si fa a grattarsi il cuore? Bisogna dire aragosta». È una delle tante surrealtà di questo felicissimo esordio nella regia di Alessandro Haber, artista multimediale, attore di cento film e almeno altrettanti spettacoli teatrali, chansonnier in tre dischi e svariati concerti, bukowskiano di fede, borderline per scelta, esagitato ansiogeno. Peculiarità che butta nel fuoco della sua…
Raramente il connubbio teatro-cinema, il passaggio da un testo teatrale ad un film ha prodotto un risultato convincente per equilibrio di specificità espressive, scarso peso di un comunque presente impianto teatrale difficile da nascondere e coinvolgimento di identici attori che sul palco e sul set sappiano comunicare un'immediata sintonia e partecipazione alla storia che stanno narrando e…
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