Franz Biberkopf cerca di sopravvivere vendendo porta a porta lacci per le scarpe. Durante uno dei suoi giri incrocia per caso la sua vecchia amante, Eva, e l'incontro lo sopraffà talmente tanto da spingerlo a correre al negozio di fiori più vicino. Vuole comprare un fiore che esprima il concetto di passato che continua a seguirti. È il giglio bianco, il fiore della morte. Franz cambia idea e compra un mazzo di rose rosse da regalare a un'altra donna che ha incrociato lungo il tragitto.
Uno dei capolavori di Fassbinder ed il suo monumento/testamento cinetelevisivo. Fredda saga (tratta dal romanzo di Döblin) di un lumpenproletario e del sottobosco che gli gravita intorno nella Berlino del periodo weimariano, quando cominciavano a farsi attraenti e sempre più sinistre le sirene del nazionalsocialismo. Per chi abbia il coraggio e la pazienza di sobbarcarsi svariate ore… leggi tutto
Uno dei capolavori di Fassbinder ed il suo monumento/testamento cinetelevisivo. Fredda saga (tratta dal romanzo di Döblin) di un lumpenproletario e del sottobosco che gli gravita intorno nella Berlino del periodo weimariano, quando cominciavano a farsi attraenti e sempre più sinistre le sirene del nazionalsocialismo. Per chi abbia il coraggio e la pazienza di sobbarcarsi svariate ore…
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