Regia di Eleonora Giorgi vedi scheda film
Il ritorno al cinema dopo quindici anni di una delle “blond-star” degli anni ’80 è dietro, e non davanti alla macchina da presa con una commedia auto-biografica dal titolo molto “Lelouchiano”. Uomini e donne, amori e bugie sancisce infatti il debutto di Eleonora Giorgi nella nuova veste di scrittrice e regista di un film in cui credeva molto da tempo tanto da convincere il suo ex-marito Massimo Ciavarro (anch’egli un tempo sex-symbol per teen-ager) a produrglielo. Anna e Giovanni sono una coppia degli anni ’60 con cinque figli da mandare avanti e tutto un parentado attorno con cui fare i conti. E poi ci sono le spese, i litigi, i trambusti, i tradimenti, i clamori e i sogni di questo mini-spaccato di quotidiano che si trascina fino ai giorni nostri.
Il pregio principale di questo nostalgico e dolce-amaro album di famiglia è il dono della sincerità e lo sforzo della comprensione verso quello che si racconta. Commentato in prima persona con voce fuori campo dalla neo-regista, assistiamo principalmente alle vicende personali di Anna (Ornella Muti) e di sua figlia Nina, proiezione volontaria del rapporto madre-figlia vissuta dalla Giorgi. Attorno, il mondo maschilista, ottuso e patriarcale che attendeva di essere riscattato mentre in casa cominciavano ad arrivare i primi stereo per 33 giri, Carosello, lo sbarco dell’uomo sulla luna in diretta tv.
L’attrice di successi come Borotalco, Mia moglie è una strega e Sapore di mare 2 costruisce un diario femminista con abbozzi di saggezza domestica: passano gli anni ma più o meno la vita è sempre la stessa, e quindi sta a noi cambiarla. Vero. Peccato che il film non abbia l’inciso narrativo e il ritmo necessari a porre questo esordio entro la lente d’ingrandimento di vicende un po’ televisive. La Muti è comunque ancora spontanea e bellissima, anche con qualche ruga. E regge bene da sola tutti i 90 minuti del film.
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