Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film
Nulla da dire su questo film su Sacco e Vanzetti, uscito cinquant'anni dopo i fatti (adesso siamo quasi esattamente a un secolo di distanza). Sono andato a vederlo dopo la lettura di "Torce nella notte", di Virginia D'Andrea, scrittrice anarchica anche lei all'incirca contemporanea ai fatti.
Sacco e Vanzetti è stato un clamoroso errore storico (uno dei tanti) degli Stati Uniti, originato forse dalla paura della appena avvenuta rivoluzione russa e del comunismo nascente. Stati Uniti che hanno sempre dichiarato che da loro tutti sono uguali e hanno le stesse possibilità, ma che nella pratica, soprattutto da parte della polizia, hanno avuto spesso fino ai giorni nostri il vizietto di accanirsi particolarmente contro gli immigrati, i neri e gli ispanici.
Parlo di errore storico perchè, come dice Vanzetti in un passaggio del film, condannando a morte due persone per un omicidio che chiaramente non avevano commesso hanno scritto una pagina vergognosa e indelebile nella loro storia, rendendo invece immortali e indimenticabili i nomi di due persone che altrimenti non sarebbero stati nessuno e avrebbero condotto una vita di stenti e sacrifici. (Non sono bastati da, parte della giustizia americana, ben 7 anni tra i fatti e la condanna per ammettere una verità uscita fuori poi con chiarezza; anzi è forte il sospetto che proprio il ministero della Giustizia abbia fatto sparire prove di questa innocenza).
Un errrore (un autogoal, diciamo), perchè avrebbero fatto molto meglio ad assolverli, o perlomeno a non eseguire la loro condanna a morte: una macchia che col tempo non si cancellerà.
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