Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film
Un capolavoro, unico nel suo genere. Meraviglioso e indimenticabile.
“Due facce da italiani, Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Nicola con le orecchie un po’ a sventola e fronte alta e Bartolomeo con quei baffoni spioventi e lo sguardo in cui la rassegnazione non piega l’onore. Ci chiamavano Italiani bastardi, come vedete la storia si ripete, li chiamano italiani bastardi e portatori di malattie. Nicola e Bartolomeo, un calzolaio e un pescivendolo, due anarchici per i quali l’anarchia è un miraggio di un mondo giusto. Loro vittime di un ingiustizia grande quanto la storia, sono già colpevoli quando li arrestano, sono colpevoli quando li accusano e quando li mandano alla sedia elettrica senza uno straccio di prova. Due poveri cristi e due giganti, che muoiono innocenti ma non stanno zitti: possono bruciare i nostri corpi oggi, non possono distruggere le nostre idee se rimangono per i giovani del futuro. L’ultimo definitivo istante ci appartiene, tale agonia è il nostro trionfo”.
Marco Giallini ricorda Sacco e Vanzetti.
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