Regia di Rudolph Maté vedi scheda film
Un “sandalo” niente male. Dell’accuratezza storica, si sa, Hollywood ne fa volentieri a meno in nome dello spettacolo. Sorvolando su questo notorio aspetto, occcorre valutare il resto. Sciaguratamente salta subito all’occhio come non tutti i protagonisti, per usare un eufemismo, siano in palla (alcuni addirittura paiono recuperati da un gerontocomio ed altri talmente deperiti da chiedersi se non recitino per un mestolo di zuppa). A parte la boutade, il film alterna momenti di stanca - in particolar modo all’inizio - dove si smarrisce il senso ritmico appesantendo il testo con divagazioni e riflessioni politiche, religiose e filosofiche. Comprensibile e tollerabile allorché si cerchi di chiarire gli importanti aspetti di fondo del seminale evento, meno quando si tedia inutilmente lo spettatore una volta compresi i retroscena, gli interessi in ballo e la situazione al momento. L’eroismo degli ardimentosi spartani è messo bene in evidenza nelle splendide scene di battaglia ove le forze in campo (numerose le comparse) fan parimenti sfoggio di raffinati costumi ed ingegnose tattiche di combattimento. Per le suddette, estremamente valido; molto meno per la logorrea e gli sproloqui unitamente ad alcune fastidiose battute ad effetto, poco memorabili e francamente ridicole, pure nella comprensibile retorica di guerra.
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