Regia di Zabou Breitman vedi scheda film
All’inizio del film, veniamo a sapere che il morbo di Alzheimer può, in rarissimi casi, colpire persone giovani. E’ il caso di Claire, trentacinquenne che, cinque anni prima, ha perso la madre, condannata dalla stessa malattia. Si parte quindi con un tono che non sembra proprio quello di una commedia. Claire viene ricoverata « Aux Ecureuils », un istituto specializzato nel trattamento di amnesie e disturbi della memoria. Il film cambia registro. Si respira un’aria da «Qualcuno volò sul nido del cuculo » di Milos Forman (1975), la residenza è abitata da personaggi pittoreschi, le situazioni che si vengono a creare strappano più di un sorriso. In questa bizzarra residenza, Claire incontra Philippe, quarantenne amnesico in seguito ad un incidente d’auto nel quale ha perso moglie e figlio. Rimozione totale dell’episodio, con frequenti dolorosissimi incubi notturni. I due finiscono con l’innamorarsi e, incoraggiati dal medico che li cura, vanno persino a vivere insieme, con la consapevolezza che la situazione non potrà che deteriorarsi e la vicenda terminare nel peggiore dei modi. Così avviene, così dalla commedia si passa al dramma, così si è riso all’inizio e si è sconvolti alla fine. Tipico audace percorso di un certo cinema francese. Il film è molto coinvolgente, inatteso. Era la prima volta che vedevo recitare Isabelle Carré, attrice che da quel momento non ho più perso di vista. Ottima anche la prestazione di Bernard Campan.
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