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La dolce villa

Regia di Mark Waters vedi scheda film

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Souther78

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La recensione su La dolce villa

di Souther78
2 stelle

Patetica rappresentazione stereotipata e ridicola dell'Italia vista dagli americani, che sembrano conoscere solo la Toscana, Roma e Venezia, e credere che l'Italia, con una densità di popolazione dieci volte quella americana, sia un luogo rurale di borghi, colline, boschi e vallate. E intanto la 12enne americana e il padre fanno la parte dei geni.

 
Tipico esempio di cinema a stellestrisce con ambientazione italica, a uso e consumo di beoni statunitensi, con conseguente propagazione di luoghi comuni e stereotipi ridicoli, a partire dalle case a 1 euro. Sempre più americani sembrano domandarsi se realmente in Italia si possa comperare una casa a 1 euro, e adesso sappiamo anche perchè. La cosa più idiota di tutto il film è il semplicismo di partenza: così come la pedosatanista Oprah dice di volersi trasferire in Italia per sfuggire a Elon Musk (la guerra degli addotti mancini?), pare che i cittadini USA non abbiano alcun problema di visti, permessi di soggiorno, cittadinanza, etc. Basta schioccare le dita e venire a vivere in Italia, così, come se niente fosse. A quale titolo, non si sa. E se possiamo ben intuire che le aderenze pedosataniste/massoniche di personaggi come Oprah e compagnia cantante permettano loro di farlo realmente, ci sentiamo purtuttavia di esprimere qualche dubbio di fattibilità per il primo John Smith di turno, come il protagonista del film (e la figlia).
 
La rassegna di luoghi comuni e stereotipi passa attraverso l'immancabile natura bucolica dell'Italia, che esiste solo nella fantasia americana, considerando che la densità abitativa media italiana è pari a 195 abitanti/km2, contro i 19 abitanti/km2 americani. Detto in altri termini, in Italia la densità della popolazione è DIECI VOLTE quella americana. E considerando che le grandi città americane da sole hanno tranquillamente dieci volte gli abitanti delle maggiori città italiane, si può ben intuire come la verità sia l'opposto: sono proprio gli USA ad avere panorami sterminati senza case o città, mentre l'Italia, tolti pochi luoghi isolati dell'entroterra di Alpi o Appennini, è una cementificazione unica.
 
Particolarmente ridicole, poi, le scene in cui si insinua che gli italiani non facciano niente dalla mattina alla sera. Ma, soprattutto, ridicola l'aria di supremazia generale degli americani, che figurano come sveglioni e geni imprenditoriali, mentre gli italiani sono sostanzialmente dei debosciati tuttofare che si arrabattano con mestieri inventati. Vero è il contrario: tanto per nominare alcuni "mestieri" diffusi in USA e inesistenti in Italia, abbiamo la donna "delle preghiere", pagata per pregare per i defunti altrui. Gli "psychic", che sono generici "esperti di paranormale" che praticano letture dei tarocchi, delle mani, del pensiero, contatti con l'aldilà, etc., gente che vive noleggiando auto private, gente specializzata nel tagliare rami di alberi nei giardini, che, però, non si occupa di giardinaggio o di tagliare il prato, etc.
 
In tutto ciò, poi, si sprecano le peggiori depravazioni UE: tutto ecobiosostenibile, "la sindaca" che viaggia con il WC a pile 500 by Stellantis e che vuole riempire il borgo antico di colonnine per la ricarica perchè ormai "tutti i noleggi stanno passando all'elettrico": sfido io a trovare un autonoleggio in un paesino simile. 
 
Come se la storia non fosse abbastanza ridicola dall'inizio alla fine, abbiamo poi per protagonista una che sembra una 12enne e che però viene presentata come 24enne: nonostante l'aspetto da preadolescente e il fatto che un 20enne medio americano abbia in genere competenze, esperienze, intelletto e attitudini paragonabili a quelli di un 15enne italiano, questa è una maga e un genio in tutto, che sogna da sempre "mattonelle del Marocco". Ma l'ha detto sul serio? Sì!
 
In poche parole, il peggio delle visioni stereotipate americane, assommato al peggio della fascista Unione Europea e del suo squadrismo (finto) "ecobio". 
 
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