Regia di David Ayer vedi scheda film
Abbastanza dozzinale e anonimo, come il precedente "The Beekepeer" di un David Ayer assieme a Jason Statham, che sembra aver perso il tocco interessante di "Fury", almeno da regista come sceneggiatore è cresciuto anche tra stronzate come "Fast and the Furious"- e nel quale la sceneggiatura e produzione esecutiva di Stallone, è piuttosto invisibile. Abbondano le sequenze mai tra luci naturali ma quasi sempre di notte e inondate di luci blu o rosse, che si svolgono tra discoteche-oramai un altro cliché che pochi sanno fare davvero bene- nelle quali si spaccia soprattutto grosse quantità di droga, con personaggi che anch'essi sono ormai abbastanza scontati e prevedibili, non riuscendo-cosa oramai non facile soprattutto nel saturizzato filone di vendetta o rivolta, un uomo solo contro tutti di una potente e pervasiva organizzazione malavitosa-, sempre nonostante la creazione di Stallone, a evitare stereotipi e cliché. Da rivalutare meglio la traccia di Sly nei dialoghi, avendolo visto solo in un CAMrip HD in spagnolo, ma con il suono abbastanza intubato. Difficile mantenere vivo l'interesse per tutta la visione tanto che si dimentica praticamente subito, Statham non brilla.
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