Regia di Michael Hoffman vedi scheda film
Premesso che il confronto con “L’Attimo fuggente” è del tutto inopportuno (differiscono il periodo storico, la tensione drammatica, la personalità dei docenti, la psicologia degli studenti ecc. ecc.) pur tuttavia non credo che il film meriti di essere liquidato troppo sbrigativamente.
In effetti, per 2/3 del film si assiste ad una piatta e poco entusiasmante “melassa scolastica” (emmepi8), apparentemente orfana di una linea tendenziale idonea a veicolare una morale univoca e attuale.
Ciò non toglie che una serie di piccoli colpi di scena finali - alcuni dei quali trasmettono amarezza e pessimismo (ma almeno sono sinceri e fanno riflettere), altri, invece, infondono un, a volte, malsano (quando si tratta del figlioletto che si trova nel posto sbagliato, nel momento sbagliato), a volte, ben più sano senso di appagamento - riescano a risollevare le sorti di un film altrimenti schiacciato dal peso della “malinconica elegia” (Paul Hackett) di valori antichi e virtù ormai sbiadite.
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