Regia di Emimmo Salvi vedi scheda film
Da un litigio fra Marte e Giove scoppia il finimondo; il primo scende sulla Terra insieme a Venere e attacca il monte Olimpo, ma il secondo manda suo figlio Vulcano a combattere la furia del dio della guerra.
Dopo qualche anno di collaborazioni sparse in dimenticati b-movie, sia nella fase di scrittura che in quella produttiva (durante la quale, va puntualizzato, ebbe modo di lavorare però anche con Fellini e Rossellini, sia pure con incarichi marginali), Emimmo Salvi passa dietro alla macchina da presa nel 1962 con questo peplum di scarsissimi mezzi e idee peggio che mediocri. Non che gli analoghi prodottini coevi a base di forzuti energumeni, principesse bellocce e divinità dispettose fossero mediamente granchè meglio; ma anche all'interno del genere, va riconosciuto, questo Vulcano, figlio di Giove si piazza nella parte bassa della classifica. Sceneggiatura di Benito Ilforte, Gino Stafford, Ambrogio Molteni e del regista, autore unico del soggetto; il nucleo della storia è racchiuso in un feroce combattimento fra gli dei della mitologia greca sbarcati estemporaneamente sulla Terra: basti tanto per sapere già quanto basta della pellicola. Fra gli interpreti si segnalano Annie Gorassini, l'iraniano Iloosh Khoshabe (alias Rod Flash, che negli anni immediatamente successivi prese parte ad altri lavorucci di simile stampo), Roger Browne, Bella Cortez, Isarco Ravaioli, Furio Meniconi e - guest star - Gordon Mitchell nei panni (o quanto dovrebbe rappresentarli) di Plutone. Tutto girato e recitato con sufficienza, chiaramente verso il più scontato lieto fine. 2,5/10.
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