Regia di Lindsay Anderson vedi scheda film
Ma (ri)vederlo...
1968, allora If.. fu dirompente per la carica eversiva che descriveva, in linea con il periodo storico-sociale. Espressione di un cinema britannico che cercava nuove forme stilistiche, in quello che venne identificato come free cinema, di cui Anderson ne era il componente principale. Il notevole interesse che suscitò, si tradusse in una Palma d’oro a Cannes. Ma (ri)vederlo oggi specie per le nuove generazioni, che del periodo hanno una vaga eco, proposta dai genitori se non dai nonni, quella carica eversiva appare del tutto appannata se non obsoleta. E anche dal punto di vista stilistico, con alcune ingenuità come il casuale passare dal color al b/n, non riesce a cogliere quello che il regista faticosamente voleva affermare. Paradossalmente (essendo il regista italiano) un Antonioniano Blow-Up, girato qualche anno prima, è più coerente nel rappresentare una società inglese (londinese) in ebollizione e con un risultato stilistico che rimarrà in eterno. Quindi ritornando a If…, rimane una espressione filmica più che mai cristallizzata nel periodo dell’uscita, utile per studenti della storia del cinema!
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