Regia di Lindsay Anderson vedi scheda film
TFF 34 - CINQUE PEZZI FACILI
E' l'inizio dell'anno accademico in un esclusivo college britannico e tre studenti, Mick Travis (Malcolm McDowell), Johnny (David Wood) e Wallace (Richard Warwick), oltre ad altri ragazzi più giovani, subiscono continue vessazioni e punizioni non solo da parte delle istituzioni scolastiche ma in particolare da altri studenti veterani. Essi maturano così uno spirito ribelle e di rivincita dei soprusi subiti, che esploderà in modo eclatante, con un atto 'estremo', il giorno finale delle lezioni, alla presenza non soltanto delle autorità scolastiche, ma di tutte.
'Se...' è un film del cineasta britannico (nato in India) Lindsay Anderson, autore di un pugno di opere ma quasi tutte significative, e rappresenta un manifesto del ribellismo giovanile (non è caso è uscito nel '68) nei confronti di qualsiasi potere istituzionalizzato, che sia la Scuola, la Chiesa, l'Esercito o le associazioni di benpensanti che, nel delirio del liberatorio finale, vengono, nel senso letterale del termine, presi tutti di mira dal gruppo di studenti che fino a quel momento avevano sopportato tutto, ingoiando una moltitudine di rospi più accettandoli, in attesa dell'attimo opportuno per passare al contrattacco.
'Se', scritto per lo schermo da David Sherwin e basato sullo script originale dello stesso e di John Howlett, 'Crusaders', è suddiviso in otto parti - 1. College House. Ritorno 2. College. Ancora una volta insieme 3. Tempo di scuola 4. Cerimoniale e amore 5. Disciplina 6. Resistenza 7. Alla guerra 8. Crociati - che possono anche essere visti come degli atti di un'opera teatrale, con entrate ed uscite di scena della coralità degli interpreti, dai quali spicca il personaggio di Mick Travis, che sarà al centro anche di altre due opere di Anderson, vale a dire 'O Lucky Man! e 'Britannia Hospital'.
Anderson, esponente del Free Cinema con il precedente 'Io sono un campione' e ancor prima con una serie di documentari, che trattavano temi sociali, qui opta per una narrazione divisa per blocchi unitari, usa il colore in prevalenza ma alcune scene sono girate in bianco e nero (mirabile il lavoro del direttore della fotografia Miroslav Ondricek) e dà alla recitazione dei suoi attori un'impostazione anch'essa teatrale, con Malcolm McDowell che sguazza nella parte dello studente non certo modello, dall'aria sbruffona e strafottente, che al primo giorno di lezione si presenta con il viso coperto da una scialpa, sotto la quale sfoggia dei baffoni che subito taglia e per i suoi comportamenti di sfida viene preso ancor più di mira degli altri suoi compagni: nella parte quinta - la sequenza più bella del film, girata ricorrendo ad un ampio uso del fuori campo e dei rumori di fondo - 'Disciplina', la pena con frustate sulle parti meno nobili del corpo, a lui viene riservata in dose doppia rispetto ai suoi compagni. Questo e gli altri bocconi amari non faranno altro che accrescere il desiderio di rivalsa del ragazzo, che sarà a capo della rivolta definitiva nell'esplosivo atto finale.
Voto: 8 (v.o.s.).
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