Regia di Elem Klimov vedi scheda film
Un film sulla tragica avanzata tedesca in Bielorussia durante il secondo conflitto mondiale, segnata dall'atrocità di 628 villaggi dati alle fiamme insieme con i loro abitanti. La pellicola si regge interamente sulla potenza delle immagini, sempre sorprendenti e originali, e soprattutto sui primi piani: l'orrore della guerra appare impresso nei volti dei personaggi, carichi di una rara intensità psicologica, che diventa una lugubre energia, sottolineata dai cupi toni della colonna sonora. Colpisce la mutevolezza delle emozioni, soprattutto la dinamicità della forza espressiva del protagonista, che riproduce la rapidità con cui, nella storia, cambiano i destini dei combattenti e delle loro vittime, e, da un momento all'altro, gli eventi precipitano verso la catastrofe. Questo è il ritmo inesorabile con cui si susseguono le scene di morte, violenza e distruzione, che, nel corso del film, si fanno sempre più insostenibili.
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