Regia di Alessandro Di Robilant vedi scheda film
Film strano, questo Per sempre, che sbanda e si riprende, annoia e stupisce. Una sceneggiatura di Maurizio Costanzo (che, nella sua multimedialissima carriera, ha avuto pure il tempo di scrivere dodici copioni) non banale, che parte dai graffi della sua anima (pure lui ce l’ha), da una deriva sentimentale cucita addosso a un Giancarlo Giannini anch’esso in preda a scossoni contraddittori, bravissimo (per esempio) nella scena col figlio sulla panchina e maldestro in taluni primi piani, e nei panni del fantasma d’amore. Un gradino sotto Francesca Neri. Regia sciupona, indecisa. Un’opera anomala, difficile da accettare, ma coraggiosa.
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