Regia di Jonathan Mostow vedi scheda film
Dipanatasi in quasi vent'anni,la saga del cyborg piu'indistruttibile della storia del cinema continua,anche se dopo due capitoli non c'è piu'il suo creatore alla regia,James Cameron,sostituito da Jonathan Mostow.Diciamolo subito,questo cambiamento ha il suo peso:e non perche'Mostow sia un mediocre,anzi.E'un regista che, come aveva gia'dimostrato in "Breakdown" e "U-571", ha talento per il cinema d'azione:e infatti le sequenze di pura adrenalina sono le migliori del terzo "Terminator",quell'inseguimento lunghissimo tra furgone,autoarticolato,macchine della polizia e moto è di una tensione altissima,decisamente piu'avvincente del "gemello" visto in "Matrix reloaded",e gli ultimi venti minuti di film sono molto tirati e coinvolgenti.Solo che la trama è un po'pretestuosa,il finale è un comodo viatico ad un probabile "Terminator 4",e soprattutto non si respira la tragica consapevolezza dell'imminenza dell'Apocalisse nucleare cosi'ben resa dagli episodi cameroniani.Granitico ma capace di una salutare dose di autoironia,Schwarzenegger si riappropria del ruolo piu'suo,Nick Stahl è un John Connor non molto carismatico,ma cosi'forse doveva essere,data l'evoluzione del suo personaggio,Claire Danes si adatta via via che scorre il film a diventare una donna d'azione,la Terminatrix Kristanna Loken offre una bellezza indisponente alla sua assassina multiforme.Non ci si annoia,ci sono almeno un paio di espedienti in sceneggiatura di valore,ma non c'è lo spessore dei primi due film,e si devolve tutto all'azione.
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