Regia di Luciano Emmer vedi scheda film
La vedette cinematografica nazionale Sabrina Ferilli appare sempre più su rotocalchi, fiction e talk show che sul grande schermo. Ma è la protagonista assoluta dei tre episodi che compongono l’ultimo lungometraggio dell’ultraottantenne Luciano Emmer, L’acqua... il fuoco, dove interpreta Stefania (a Torino), Elena (a Parigi), Stella (in Lussemburgo). Le tre donne hanno in comune gli elementi del titolo, l’acqua e il fuoco, ma soprattutto subiscono i contraccolpi dell’infelicità sentimentale, pur riuscendo sempre a rimboccarsi le maniche e a volgere sforzi e attenzioni a un futuro migliore. Se la triplice interpretazione femminile è volenterosa, il film è irrimediabilmente anacronistico. Inoltre, l’eccessiva presenza sul piccolo schermo ha molto condizionato lo stile di recitazione dell’attrice, quasi sempre belloccia e impeccabile, a prescindere dal copione. A fronte dell’ottimismo che il film ostenta, manca un’autentica cognizione del dolore che renderebbe invero più convincenti e coinvolgenti le tre parabole. Emmer, cineasta chiave del neorealismo rosa nel dopoguerra (Una domenica d’agosto), sconta la collocazione festivaliera a causa dell’implicito confronto con i film pregressi.
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