Regia di Luciano Emmer vedi scheda film
L'acqua... il fuoco è un plateale omaggio alla donna, alla sua capacità innata di affondare e risorgere ogni volta più forte e determinata di prima, ma è anche un'ottima occasione di riscatto per la Ferilli, che puntualmente manda a catafascio tutto quanto dimostrandosi ancora una volta attrice di serie Z. Anonima allo stesso, identico modo in tre personaggi completamente diversi l'uno dall'altro, l'attrice romana sgretola la credibilità di un'opera già di per sè non molto originale e scritta (sceneggiatura del regista) con la leggerezza (nell'accezione negativa del termine) di un prodotto televisivo. C'è di buono che l'85enne Emmer non ha ancora perso la voglia di divertire il pubblico, nè di divertirsi; eppure questo lavoro, se confrontato con le commediole degli anni '50 (Parigi è sempre Parigi, Le ragazze di piazza di Spagna) o addirittura con i documentari d'arte (da Leonardo a Giotto a Raffaello), ne esce impietosamente sconfitto. Nel terzo episodio qualcosa migliora, grazie all'ingresso di Giancarlo Giannini come co-protagonista; per il resto campo libero per la Ferilli, con i risultati di cui si accennava sopra. Musiche dozzinali di Stelvio Cipriani. L'acqua e il fuoco giocano ruoli differenti di episodio in episodio, ma nel complesso della pellicola vengono sostanzialmente a indicare le eccezionali e apparentemente incompatibili caratteristiche intrinseche della donna. 4/10.
Tre episodi al femminile. Moglie abbandonata cerca nuovi stimoli per continuare a vivere. Aspirante suicida viene salvata da un clochard affascinante. Moglie del clown mangiafuoco del circo, alcolizzato e incapace di reggersi in piedi, lo sostituisce.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta