Regia di Walter Baltzer vedi scheda film
Si tratta del classico film per il ciclo “Alta tensione”, di Canale5, e ciò la dice lunga già di per sé, per quanto riguarda il target e la qualità realizzativa. Come esige la tradizione, dunque, Walter Baltzer ci propone il solito “pacchetto preconfezionato”, con il consueto corredo di attori sconosciuti e privi di qualità (meglio risparmiare, in questi casi), che danno luogo alla consueta matassa aggrovigliata di frasi stereotipate. Questi ci guidano attraverso la trama di un thriller banale e scontato, che scorre piatto come l’encefalogramma di un cadavere (o del regista, a scelta), toccando di tanto in tanto considerevoli picchi in negativo, grazie all’attitudine dei personaggi a ricorrere ad espedienti demenziali per salvare la pelle: lo sceneggiatore meriterebbe davvero un premio per l’idea della telecamera, che Fay usa per vedere al buio, e per colpire quel coglione di Omega. Il moralismo da madre apprensiva, ex scapestrata, è poi talmente irritante, da costringere i deboli di stomaco a tapparsi le orecchie, per non cadere preda di violente convulsioni. Ma vogliamo tralasciare la descrizione del finale, scontato, prevedibile e patetico come pochi altri? Vogliamo, vogliamo…
In una parola, pessimo.
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