Regia di Richard Marquand vedi scheda film
Creature interamente digitali che cantano e danzano alla corte di Jabba the Hutt e scene inedite finali di festeggiamenti.
Vent'anni dopo Guerre stellari, George Lucas riedita l'intera trilogia originale. Altri due anni più tardi cambia il titolo dei tre primi film della saga per uniformarli a quelli della triade di pellicole in uscita riguardanti gli antefatti della serie primigenia. La nuova versione de Il ritorno dello Jedi (diretto da Richard Marquand) così approntata, ora diventata quella ufficiale di tale capitolo sotto la denominazione Star Wars: Episodio VI – Il ritorno dello Jedi, aggiunge creature interamente digitali che cantano e danzano alla corte di Jabba the Hutt e scene inedite finali di festeggiamenti su vari pianeti. E accanto ai fantasmi di Obi-Wan (Alec Guinness) e Yoda che compaiono in chiusura introduce al computer l'anima di un Anakin Skywalker ancora giovane (Hayden Christensen): purtroppo, ciò ha prodotto malcontento tra i fan, trattandosi di un rimaneggiamento di effettiva gratuità.
La soundtrack di John Williams viene ripulita ed emoziona come un tempo.
BUON film (7) — Bollino VERDE
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