Regia di Oliver Stone vedi scheda film
Arafat non concede interviste a persone non gradite: sai la novità. Non ci voleva Oliver Stone, avverso a Bush ma comunque fiero americano, per scoprirlo. Questo documentario è ad ogni modo una valida testimonianza, una fotografia del cosiddetto 'processo di pacificazione' all'alba del nuovo millennio: dopo decadi di conflitto, tutto pare ancora stagnante. Nonostante l'antipatia dimostrata da Arafat (che in sostanza decide finalmente di accordare un'intervista a Stone, salvo liquidarlo immediatamente alla prima domanda), perlomeno il regista mantiene l'imparzialità. Persona non grata è inoltre il ritratto di una terra e di una popolazione (due terre e due popoli) divisi ed in feroce contrasto (impressionanti i volantini dei kamikaze), due bocche che parlano, ciascuna per sè, senza avere pressochè alcun dialogo.
Il regista Stone trascorre alcuni giorni fra Palestina e Israele, intervistando i capi politici delle opposte fazioni per approfondire la realtà del 'processo di pacificazione': come si supponeva, lontanissimo.
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