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Pirati dei Caraibi. La maledizione della prima luna

Regia di Gore Verbinski vedi scheda film

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La recensione su Pirati dei Caraibi. La maledizione della prima luna

di FilmTv Rivista
8 stelle

Successo inaspettato per un filone fuori moda, quello dei pirati, rivitalizzato da questa favola della Disney negli States vietata ai minori di tredici anni. Qualche trucida scena in effetti c’è, specie nelle trasformazioni davvero eccellenti dei corsari in zombi, e il fatto che a dirigere sia Gore Verbinski, regista di The Ring, favorisce gli spaventi. Ma il succo della storia è disneyano al 100%, anche (e forse soprattutto) nelle cose discutibili. Per esempio una certa ripetitività della formula narrativa e dei personaggi: il cattivone in fondo simpatico, quando caratteristica di ogni fiaba dovrebbe essere la netta distinzione tra male e bene; aiutanti pasticcioni (qui i due filibustieri tipo Spugna, simili anche ai Pena & Panico di Hercules), l’eroe candido e innocente, la principessa da salvare non più succube degli eventi, come immagine femminile “corretta” impone. Insomma, una fiera di stereotipi ai quali si aggiunge quel pizzico di anti-stile da blockbuster tanto caro al co-produttore Jerry Bruckheimer (Pearl Harbour), al quale probabilmente si deve l’eccessiva durata della storia, secondo i suoi standard abituali. Perché, allora, dare “pollice su” alla Maledizione della prima luna, che meriterebbe invece il classico “medio”? Perché proprio in tale contesto è rivoluzionaria l’incursione di Jack Sparrow, alias Johnny Depp, una sorta di virus punk che non ha nulla a che fare con il conformismo del film. La maledizione della prima luna è il capolavoro di Depp attore: lui è il motivo del successo, lui il destabilizzatore. Imita Keith Richards e sembra una drag queen. La sua molesta e perenne ubriacatura è giustificata narrativamente dall’abbandono su un’isola deserta, sotto il sole che l’ha rincitrullito, ma Depp, nelle interviste, ha confessato di aver pensato a motivazioni diverse. Ad esempio interminabili notti di sesso con quella piratessa mulatta, innaffiate da litri di rhum o dal precursore dell’altro Jack, Daniel’s. Rockstar debosciata e amorale, corsaro anarchico e molesto: Sparrow/Depp è il personaggio che mai ti saresti aspettato in un film targato Disney. Per questo è un precedente importante, oltre che sublime. E guarda caso da vietare.

 

Recensione pubblicata su FilmTV numero 37 del 2003

Autore: Mauro Gervasini

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