Regia di Andrew Davis vedi scheda film
E’ un filmetto d’avventura per ragazzi, scorrevole e umoristico, pur con dei contenuti tutt’altro che superficiali e a tratti anche drammatici ma trattati con garbo e leggerezza narrativa. Contiene tutti i parametri di riferimento dei film prodotti dalla disney, per non deludere i buoni sentimenti.
E’ un filmetto d’avventura per ragazzi, scorrevole e umoristico, pur con dei contenuti tutt’altro che superficiali e a tratti anche drammatici ma trattati con garbo e leggerezza narrativa. La sceneggiatura ricorre ad improvvisi flashback sul passato, man mano che avanza la narrazione, mettendo in correlazioni eventi attuali con altri avvenuti oltre un secolo prima, in una intersecazione che trascende ogni interpretazione razionale dando un senso compiuto tipico delle leggende e del folclore di ogni cultura locale, connettendo uomini e luoghi con discreta fantasia e congruità. La Sigourney Weaver interpreta uno dei tanti personaggi negativi che pare caratterizzino la fase finale della sua carriera, forse perché stancatesi del ruolo di eroina anti-aliena che le è stato cucito addosso con i suoi primi film di successo. Tutti i personaggi sono improbabili se giudicati con criteri razionali e realistici, ma questo è un film della Disney, la fabbrica dei sogni made in USA ed ai suoi parametri ci si deve adattare. Dalla Weaver che fa la direttrice di un inverosimile riformatorio in mezzo al deserto, ai suoi due collaboratori, una guardia ed un medico fasullo, delle vere e proprie macchiette da film comico, ai ragazzi stessi che scavano buche nel deserto come fosse del tutto normale, per temprare il loro carattere e come forma di rieducazione. Ragazzi che sono il nucleo centrale del film e che pur adeguandosi alle imposizioni degli adulti finiscono comunque per sovvertirne l’ordine, seppur con l’inevitabile intervento finale di altri adulti salvifici nella solita atmosfera disneiana buonista e risolutiva di ogni problema, per quanto gravoso possa essere. Il miracolo disneiano è sempre dietro l’angolo, per fornire speranza e lieto fine, premiando anche in maniera smisurata tutti coloro che posseggono un buon cuore e sentimenti d’amicizia, in quanto la generosità e la nobiltà d’animo trionfano sempre nel mondo disneiano.
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