Regia di François Hanss vedi scheda film
Don Siegel ed Hitchcock. Corpi duplicati, posseduti e modificati e fantasmi della prima moglie. Fantamedicina e un marito troppo romantico per essere vero. I due esordienti nella fiction, François Hanss (sceneggiatore di cortometraggi) e Arthur- Emmanuel Pierre (regista di spot, videoclip, documentari), firmano questo angoscioso thriller romantico “montano”. Marco (Torreton), agiato paesaggista, si innamora di Laura (Seigner), spogliarellista e prostituta in un locale di Marsiglia, e la sposa. La notte che porta Laura dalla vecchia alla nuova vita è drammaticamente sconvolta da un incidente automobilistico, dal coma e da numerose operazioni. La protagonista, al suo risveglio, trova accanto a sé Marco sempre più ossessivo nella sua passione d’amore. Anni dopo, nella serena, isolata e idilliaca casa di campagna, rallegrata dalla presenza di un figlio, Laura (e con lei lo spettatore) comincia gradualmente a scoprire i mostruosi e atroci segreti del marito e del suo passato. La deliberata retorica visiva dell’armonia domestica si sgretola in una spirale di orrore e il film diventa più avvolgente. La tensione è amministrata con qualche incertezza di troppo e alcuni eccessi figurativi, sia nella prima che nella seconda parte del film, penalizzano questo debutto nel nome del cinema di “genere”.
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