Regia di Frédéric Videau vedi scheda film
Eric, che è tornato al paese per sposarsi con la ricca e colta fidanzata, trova che il padre si è licenziato dal lavoro e sta per vendere la casa. E a un certo punto scopre i corpi della madre e del fratello, esanimi. Forse è tutto un sogno, forse un sordido complotto di famiglia. Ma la traccia narrativa è subito soffocata da situazioni statiche, dialoghi irritanti, e lo stile lambiccato e snob (le musiche tipo Ricchi e Poveri!) rende il film una delle cose più indecenti passate al festival. L’idea della commediola su sfondo noir sfugge subito di mano all’autore, i momenti da teatro dell’assurdo sono un insopportabile falsetto di messinscena. Il protagonista Frédéric Videau ha una faccia che non si regge, e la sua presenza sullo schermo rimane un mistero se non si sa che è anche il regista del film.
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