Regia di Salvatore Mereu vedi scheda film
film di intense emozioni,omaggio alla sardegna e rappresentazione di un mondo che sembra non ci sia più, ma che in realtà Mereu mette sullo schermo come il miglior ritrattista un volto.l'infanzia, il sesso, il matrimonio, la morte, percorsi voluti, obbligati,metafora agrodolce della nostra vita.
4 episodi collegati tra loro con personaggi che da comprimari passano a protagonisti e viceversa, oltre che da emozioni che adoperano le stagioni come scusante filmica della narrazione.
troppa musica spagnola.
la musica spagnola e forse anche l'episodio finale.
Mereu anche se al suo primo lungometraggio è sfrontato come tarantino, è consapevole della sua bravura e non si vergogna di mostrarlo,la regia è presente, pressante, visibile, tangibile, quasi soffocante. i primi piani forse, ma solo fose, sono troppi. le citazioni cinematografiche si sprecano, non ultima la bellissima scena del mare ripresa come emozioni e come inquadratura ai 400 colpi del maestro Truffault.
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