Una giovane donna viene graziata in quanto vergine (secondo i precetti religiosi finirebbe in paradiso). Un capo spirituale locale vuole che l'esecuzione venga compiuta: per questo accompagna la donna dal boia che dovrà sposarla e poi ucciderla.
Note
Babak Payami, dopo _Il voto è segreto_, continua il lavoro critico di indagine sulla società iraniana. Quel suo film era una specie di commedia paradossale sull'improbabile sviluppo della democrazia e dell'emancipazione femminile in una teocrazia. Questo _Il silenzio tra due pensieri_, bloccato dai censori e portato a termine con difficoltà, torna sul tema della condizione della donna quasi in forma di apologo, in una situazione dominata da una religiosità cupa.
Babak Payami tratta il tema della condizione femminile in Iran usando un registro molto cupo, aderendo alla realtà sociale presentando dei fatti verosimili. La mano non è quella di grandi maestri come Kiarostami e Makhmalbaf, lo si deduce dai dettagli filmici, ma rimane un cinema da promuovere. Per coraggio di denunciare e per l'idea che lo spinge.
“Ogni cosa è segno del destino. Quale destino stiamo seguendo?”. L’occhio della storia (della Storia) è sul volto nascosto dell’esecutore; e lì resta fisso. Silenzio, fucile, silenzio, fucile, silenzio. E’ poi l’improvviso irrompere della legge, di una legge qualsiasi e sconosciuta, a fermare il terzo colpo d’arma. All’inizio di questo complesso film del regista iraniano… leggi tutto
Babak Payami, dopo Il voto è segreto, continua il lavoro critico di indagine sulla società iraniana. Quel suo film era una specie di commedia paradossale sull’improbabile sviluppo della democrazia e dell’emancipazione femminile in una teocrazia. Questo Silenzio tra due pensieri, bloccato dai censori e portato a termine con difficoltà, torna sul tema della condizione della donna quasi in… leggi tutto
“Ogni cosa è segno del destino. Quale destino stiamo seguendo?”. L’occhio della storia (della Storia) è sul volto nascosto dell’esecutore; e lì resta fisso. Silenzio, fucile, silenzio, fucile, silenzio. E’ poi l’improvviso irrompere della legge, di una legge qualsiasi e sconosciuta, a fermare il terzo colpo d’arma. All’inizio di questo complesso film del regista iraniano…
"In fondo siam TUTTI Nel Mezzo. Qualunque cosa tale formulazione voglia dire. Bene per Tutti, ringraziamo i colleghi playlister e i combattenti d'ogni età.. ammiriamo davvero senza riserve questa roboante…
E' un film difficile. Difficile anche da seguire. Di certo va lodato e apprezzato un regista che rischia non poco per mettere in luce le difficoltà e la repressione in cui vive il suo paese (Iran). Di certo però un film deve anche coinvolgere e provocare reazioni, questo ci riesce poche volte
IO ODIO IL REGGAE di rototom Oggi, 14:38
Tutto quel ritmino caduco e falsamente spensierato, tutto quella gioia caraibica di nullafacenza tossica. Mi da sui nervi, come i latino americani.
PER FORZA, lei è…
Babak Payami, dopo Il voto è segreto, continua il lavoro critico di indagine sulla società iraniana. Quel suo film era una specie di commedia paradossale sull’improbabile sviluppo della democrazia e dell’emancipazione femminile in una teocrazia. Questo Silenzio tra due pensieri, bloccato dai censori e portato a termine con difficoltà, torna sul tema della condizione della donna quasi in…
...è mettere due o tre pennette al sugo nella ciotola del mio cane e vederlo divorarsi tutto. E' in là con gli anni e non mangia volentieri il suo cibo.. ma con una piccola aggiunta di pasta o carne si spazzola tutto…
Probabilmente la data della mia resa. Senza prigionieri nè condizioni. "Mortali strutture ossee sfiorantesi fuggevolmente.." ecco, con questa frase del cazzo avrei iniziato un nuovo, irritante, autoindulgente inno…
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Commenti (2) vedi tutti
Babak Payami tratta il tema della condizione femminile in Iran usando un registro molto cupo, aderendo alla realtà sociale presentando dei fatti verosimili. La mano non è quella di grandi maestri come Kiarostami e Makhmalbaf, lo si deduce dai dettagli filmici, ma rimane un cinema da promuovere. Per coraggio di denunciare e per l'idea che lo spinge.
commento di Peppe Comune7
commento di Max76