Regia di Gabriele Mainetti vedi scheda film
Il Kung Fu finalmente si trasferisce a Roma. E Mainetti lo ingaggia, lo plasma e lo trasforma in un adrenalinico film d'azione d'altissimo livello.
L'epica della vendetta trova dimora nella città eterna, una Roma diversa e contemporanea in cui gli emarginati sono coloro che ritengono immutabile l'ordine delle cose. Mainetti proietta lo spettatore in un action movie coinvolgente, che parte subito con grande ritmo e grande espressività atletica, qualità che il film manterrà per tutta la sua durata, alternando momenti toccanti a momenti esplosivi, il sentimento alle arti marziali, la pura azione adrenalinica alla fotografia sociale dei giorni d'oggi. La migliore qualità del film è proprio questa equilibrata miscelazione di elementi, puntando sulle qualità degli attori coinvolti (bravissima Yaxi Liu) e sulla trama della vendetta, tradotta in due modi diversi e con due epiloghi che danno spessore all'evoluzione della storia. Finalmente non si devono sopportare gli abusi di scene al rallentatore tanto care al cinema hollywoodiano ed attori che sembrano possedere superpoteri. Qui non sempra esserci finzione (un altro plauso alla regia). Una spettacolare via italiana al cinema d'azione, quello vero. Kung Fu-lmicotone.
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