Regia di Gianluca Maria Tavarelli vedi scheda film
Sarà perchè credo in Elio Germano, ma il film di Tavarelli mi è piaciuto e coivolto parecchio. Sarà che mi sono rivisto nel personaggio dell'Elio, o sarà perchè anch'io sto per partire, ma "Liberi" lo trovo innocente e nient'affatto mediocre. Lo sviluppo narrativo è semplice, e magari s'avvicina a "Panarea", ma grazie ai due grandissimi interpreti principali si respira un'aria ben diversa delle soap. Tutto infatti è portato alla "nostra" altezza, giovane, libera, inquieta e da fuggitivi. Ecco che la storia che sta sullo sfondo, quella di una generazione vecchia che fa a pugni con una società italiana tipo Argentina, non ci prende più di tanto. Invece, il personaggio di Vince, duro e in continua fuga anche dai sentimenti, lo sentiamo molto vicino; sia perchè è l'Elio Germano, sia perchè ha i tratti giusti per piacere. Nonostante abbia dei passaggi molto deboli, il film non è per nulla un prodotto televisivo. Burruano cerca la pietà del personaggio, e a volte è nauseante. Ma è Burruano, e funziona ugualmente. Lei, Nicole Grimaudo, è bellissima, coinvolgente come solo la Francesca Inaudi di "Dopo Mezzanotte" era riuscita ad essere.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta