Regia di Khyentse Norbu vedi scheda film
La cosa importante dei film orientali, non tutti ma molti, è che hanno mantenuto il loro "monogatari", per citare una nota casa cinematografica (Silvio Soldini), la loro favola, il loro racconto. Hanno cioè una solida struttura, una lettura importante, possente, per quanto semplice sia.
Il viaggio come metafora della vita. Partire per voler restare. Conoscere se stessi. Un viaggio a piedi ed in autostop per raggiungere il sogno: l'America per poi rendersi conto che la vita, l'amore sono a portata di mano.
La consiglio: rilassante e poi diversa dalla solita routine dei film "famosi"
Splendida recitazione in perfetto stile orientale: asciutta, giocosa, rigorosa, mai sopra alle righe (vale per tutti, indistintamente)
Semplice ma maestosa, schietta, robusta. Buoni i campi medio-lunghi ben orchestrata sia rispetto al racconto che ai personaggi. Splendida la storia nella storia.
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