Regia di Sofia Coppola vedi scheda film
Grande Sofia. Lost in traslation è un film emozionante, divertente, malinconico. Sullo schermo vediamo due persone, non due personaggi. Le sensazioni sono così pure, reali, semplici che la vita finalmente si affaccia sullo schermo. E ti viene incontro. Nel bar di un albergo due solitudini si incontrano, si sorridono, si cercano. In un mondo allucinato e pirotecnico come può essere quello giapponese Sofia inserisce la sua storia. In un mondo che un occidentale sente sicuramente come altro e distante, la solitudine trova la sua degna metafora. Tra milioni di luci e suoni i due protagonisti scoprono qualcosa su loro stessi e sulla vita. Forse scoprono qualcosa sull' amore.
Ci sono momenti comici splendidi. Bill Murray che fa le prove per lo spot pubblicitario del whisky. Ci sono momenti di felicità. Quando se ne vanno in giro di notte per Tokio, da un locale ad un altro. C'è la malinconia. Delle passeggiate di Charlotte tra i templi e i giardini. Dei suoi sguardi assenti e stupendi su una città che non conosce. C'è l' amore. Di un piede sfiorato e di parole (fortunatamente) non dette. E infine c'è la bellezza. Delle labbra increspate di Charlotte e di quel bacio. Che è la cosa più emozionante di tutto il film. Perchè il rapporto tra i due è racchiuso proprio in quel semplice gesto. Un bacio.
Sofia Coppola dirige un film in maniera affascinate. Coglie immagini di Tokio, coglie emozioni e risate. Coglie la vita che non finisce mai di sorprenderti. E poi ci mette sopra una musica fantastica. Che ti fa emozionare ancora di più. I brividi, quando vedevo il film, salivano veramente lungo la spina dorsale, per la mia pelle. E questo significa che provavo emozioni. E questo significa che sono vivo. Ma sopra ogni cosa significa che è il cinema ad essere ancora vivo.
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