Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Ridley Scott,dopo essere tornato un re del box-office con gli ultimi tre film,si cimenta con la commedia,con dei truffatori di professione come protagonisti:non che "Matchstick men" sia un film brillante nel senso canonico,si viaggia molto in punta di sorriso,e a tre quarti di film c'è una decisa sterzata della trama verso il thriller puro.Il copione utilizzato da Scott regge comunque bene,una splendida colonna sonora avvolge il film rivelandosi uno dei motivi di riuscita della pellicola,e,pur essendo a grandi linee un film d'attori,si ha modo di apprezzare la regia curatissima,solo apparentemente meno "in evidenza" dell'autore de"Il gladiatore".Nicolas Cage,con i suoi movimenti sconnessi,i suoi tic esasperati,la fragilita'esplicita del suo personaggio,è bravo come non gli riusciva essere da molti film in qua,Alison Lohmann è di una simpatia contagiosa,e Sam Rockwell si avvia a diventare uno dei nomi del cinema americano su cui contare.Storia,tra le righe ma non tanto,di un'acquisizione della coscienza di se stessi di un uomo convinto della propria inadeguatezza alla vita,"Il genio della truffa" è appunto difficilmente inquadrabile in un genere preciso,ma non è uno Scott minore come si poteva presagire.
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