Regia di Dan Berk, Robert Olsen vedi scheda film
Lui (Quaid) è un travet che, a causa di una malattia, non percepisce il dolore e deve ingurgitare alimenti in forma liquida per evitare di masticarsi la lingua. Il suo torpore esistenziale sembra svanire quando si invaghisce di una giovane stagista della banca della quale è il vicedirettore. È lì che alcuni banditi, mascherati da Babbi Natale, rapiscono la sua bella (si fa per dire). Lui che fa? Esce dalla sua zona di comfort e comincia a dar loro la caccia per liberarla, anche a costo di qualsiasi forma di tortura. Meno male che a metterci una pezza c'è un amico di rete, conosciuto con i videogiochi e materializzatosi al momento giusto.
Mr. Morfina è un'ideuzza da black comedy che deraglia presto in action demenziale. Tra cliché imbarazzanti (poliziotti scemi, villain immortale), botte da orbi e torture da cartone animato, il protagonista - figlio di Meg Ryan e Dennis Quaid - incassa qualsiasi cosa e il film non diventa altro che la meccanica ripetizione dello stesso schema, infliggendo agli spettatori un autentico supplizio. Un'occasione sprecata per i due registi, Dan Berk e Robert Olsen, che avevano firmato una commedia nera (Malvagi) degna dei migliori fratelli Coen.
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