Regia di Robert Rodriguez vedi scheda film
Sequel di Desperado ed ironico "tributo" a Sergio Leone riuscito solo a metà. Un po' troppo caotico e sopra le righe, è gustoso solo a tratti poichè la narrazione è davvero convulsa e le scene d'azione risultano avvincenti solo nella prima fase, nella seconda cominciano a stancare perchè diventano eccessive ed anche paradossali. Soprattutto quelle della parte pre-epilogo sono inverosimili e fanno venire da chiedere come mai di fronte a tanta violenza in una serie di luoghi pubblici non si veda mai l'ombra dell'intervento delle forze dell'ordine...
Il ritmo sarà anche indiavolato e gli interpreti scelti saranno anche interessanti e carismatici, ma la dose di violenza gratuita e ingiustificata introdotta, è davvero esagerata poichè sovrasta gran parte della trama in sè per sè già molto magra e con poca anima che continua a mostrare le disavventure del Mariachi, anche se con meno sentimento questa volta (i momenti più profondi infatti sono quelli in cui il protagonista principale ricorda attraverso rapidi flashback la moglie che è stata uccisa perchè il resto invece si limita a mostrare quasi sempre inseguimenti e sparatorie).
Le scene più godibili e divertenti, sono certamente quelle in cui è protagonista Sands (la cui presenza in realtà sorregge buona parte del film perchè lo rende più sopportabile) un agente della Cia corrotto, crudele ed ambiguo quanto autoironico che inizialmente si presenta come un individuo insofferente, squallido e cinico, ma che poi, pian piano, a causa della perdita della vista forse, si rabbonisce fino ad arrivare quasi al punto di volersi riscattare tramite qualche rara buona azione. Le sue battute non sono molte, ma sono memorabili, soprattutto quelle dei suoi dialoghi con il ragazzino che lo incontra sempre per caso e che alla fine lo aiuta a cavarsela.
Per il resto, questa pellicola possiede diversi altri dialoghi discretamente efficaci, una fotografia cupa, delle scenografie con contorni deprimenti ed infuocati ed una colonna sonora trascinante, senza contare che anche le scene che vedono protagonista il Mariachi sono interessanti ed il tutto in fondo ricorda, anche se molto alla lontana, "Il buono, il brutto e il cattivo"...
Avrebbe potuto fare di meglio e comunque non sarà mai Sergio Leone.
Intenso solo quando ricorda la moglie che è morta. Per il resto appare monocorde e legnoso.
Sempre dinamica e frizzante, peccato che la sua presenza nel film questa volta sia ridotta a poco più di un cameo. Salma comunque ha anche una bella voce ed è lei che canta il malinconico ed indimenticabile pezzo della colonna sonora "Siente mi amor".
Efficace ed un po' grottesco.
Molto bravo e convincente come lo è sempre nei ruoli da "duro".
Fredda.
Stupenda, emozionante.
Avrei inserito un po' di pathos in più nella storia perchè qui purtroppo i personaggi sembrano un po' tutti senz'anima.
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