Regia di Joel Coen vedi scheda film
Con questo film ritornano alla grande i nostri traduttori. "Intolerable Cruelty" diviene un "Prima ti sposo, poi ti rovino" in stile commedia pecoreccia anni settanta. Peccato, perchè l' intollerabile crudeltà è quella dell' amore secondo i fratelli Coen. Il matrimonio diviene un pretesto per arricchirsi. L' amore diventa una serie di crudeltà che portano verso una inevitabile solitudine. Nella ricerca, però, di un riscatto.
I fratelli Coen si ispirano alla screwball comedy (la commedia sofisticata), ricostruiscono questi ambienti ricchi, di gente che ha i soldi. Creano un sottotesto fatto di personaggi secondari, piccole storie, brevi apparizioni. Che insieme tessono la tela che sorregge in maniera invisibile le varie parti del film. E fino a qui tutto bene.
A mio avviso, però, questo film è parecchio inferiore rispetto ai lavori precedenti dei due. Sembra quasi che i Coen sfruttino quelle caratteristiche, che delineano in maniera inconfondibile il loro cinema, per far sorreggere la storia. E' come un appoggiarsi sulle tue qualità. In maniera non creativa però.
Forse è la storia che non sembra all' altezza di quelle precedenti. Forse sono gli attori, a parte George Clooney, che non riescono ad imprimere forza alla pellicola. Sembra un film alla fratelli Coen, non un film dei fratelli Coen.
Poi c'è il fatto del tema del film. Il matrimonio di interesse. Sul quale poi viene costruito il motore narrativo della pellicola. Che, se da una parte collega bene tutte le vicende della storia, a livello mentale porta con sè parecchi pensieri tristi e malinconici che non aiutano la fruizione del film. Pensare che negli Stati Uniti il valore del matrimonio sia questo è agghiacciante. Pensare che sposarsi significhi avere un avvocato dietro che o ti para il culo o te lo ficca dentro non è il massimo della vita.
Mentre vedevo il film e mi divertivo, una parte del mio cervello pensava queste cose. E allora il divertimento e la tristezza si sono abbattutti sul mio cuore. E questo mi ha impedito di godere del film. Se avete visto il Grande Lebowski potete capire di cosa sono capaci i fratelli Coen.
Peccato. Il film resta gradevole e godibile ma personalmente da loro due mi aspetto di più. Forse sono abituato male. Forse bisogna aspettare il prossimo film.
Ma come ci ha insegnato il Drugo anche noi abbiamo imparato ad aspettare.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta