Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
un film maleodorante...belli i titoli di testa, i primi dieci minuti (travolgenti, in puro stile nouvelle vague) e la corsa mozzafiato al museo d'Arte...Per il resto, e' un'accozzaglia di luoghi comuni, patetismi, battute e situazioni che non fanno ridere, controsensi e ipocrisie assortite, il tutto all'insegna di un moralismo greve che le sequenze premeditatamente sensazionalistiche tentano invano di esorcizzare. La sceneggiatura e' vaga, superficiale, inconcludente, che accenna decine e decine di tematiche senza approfondirne una; gli attori sono tremendi (si salva, forse, il biondo, mentre i due "gemelli" fanno letteralmente accaponare la pelle: l'isterico Theo e la vanitosa Isabelle sono quanto di peggio ci si poteva attendere da due giovani "promesse"). E' un film che glissa clamorosamente sulle importantissime tematiche politiche, sociali e culturali che avrebbero dovuto costituirne il cuore pulsante; e' un'autentica delusione, che quando non scade nel ridicolo, si limita ad annoiare. Un film borghesissimo, velleitario, come i suoi protagonisti. Un film modaiolo (non a caso, i tre attori sono stati scelti come modelli da un noto stilista italiano), scapestrato, deprimente, che riflette in pieno NON L'UMORE ECCENTRICO DELL'EPOCA, MA QUELLO BANALE E IMBARBARITO DEI NOSTRI TEMPI!!! Frank Sinatra una volta disse: "Hollywood puzza." Mi permetto di parafrasarlo: "Dreamers puzza di fetido conformismo e superficialita'."
non c'e' niente da fare: dopo 40 anni di carriera, non e' ancora riuscito a fare 2 film di valore consecutivi. "L'assedio" era uno dei suoi film migliori (e sottostimati), in cui i virtuosismi tecnici erano al servizio della vicenda e dei caratteri; qui, invece, sono gratuiti ed esibizionisti. La sequenza finale e' una delle piu' brutte in assoluto di tutta la sua (discontinua) carriera.
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