Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Parigi, 1968. Durante la protesta contro il licenziamento del direttore della Cineteca Nazionale, i gemelli Isabelle (Green) e Theo (Garrel) conoscono Matthew (Pitt), un ragazzo nordamericano che è lì per studiare all'università. I due, approfittando dell'assenza dei genitori, lo invitano nella loro enorme casa borghese. Qui Matthew scoprirà i piaceri della carne ma si renderà anche conto che tra i due gemelli corre un rapporto incestuoso. Nonostante la comune passione per il cinema, la musica e la politica, i tre sembrano indifferenti a tutto ciò che accade fuori da quella casa. Ma quando un sasso, provvidenzialmente, romperà il vetro di una finestra, scenderanno anche loro in piazza.
A partire da un romanzo di Gilbert Adair, Bertolucci torna alla sua giovinezza, alla politica e alla cinefilia, firmando una delle sue opere migliori. The Dreamers è infatti un film capace di spiazzare continuamente lo spettatore, di tenerlo agganciato a uno sviluppo narrativo carico di tensione e sorprese disvelate di volta in volta, senza timore di arrivare ad alcuni eccessi e riempirlo di dettagli talora criptici. Tra citazioni e veri e propri calchi (alcuni davvero magistrali) da Godard, Fuller, Chaplin, Keaton, Mamoulian, Sandrich, Browning, von Sternberg, Tashlin, Hawks e Bresson (decisivo), The Dreamers ha anche la peculiarità di tenere incollato lo sguardo dello spettatore alla bellezza oltraggiosa di Eva Green: un corpo, un volto, un seno che ipnotizzano.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta