Regia di Noémie Lvovsky vedi scheda film
Due casette della provincia francese, due coppie di vicini. Il medico del paese, con moglie e due bambini, e il giovane collega con la bella moglie. I rapporti di buon vicinato hanno una brusca virata quando il maturo e disilluso padre di famiglia si innamora della bella sposina della porta accanto e tra i due nasce una relazione turbinosa che viene ben presto allo scoperto. Quasi tutto il film è tenuto su toni da pochadina, addirittura sulla linea dei vecchi film con Louis de Funès. Di tanto in tanto, interviene un coro che canta a cappella e dovrebbe fungere da commento ironico: ma ammicca invece in maniera insopportabile. Negli ultimi dieci minuti c’è la svolta drammatica, ma nonostante il cambio di tono il film rimane futile ai limiti dell’irritante. Un mistero la presenza in concorso (se poi si pensa che c’era a disposizione l’ultimo Rivette...)
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