Regia di Noémie Lvovsky vedi scheda film
In due case di campagna adiacenti abitano due famiglie, quella dell’ex medico condotto e quella del suo giovane successore appena arrivato; poco dopo nasce una relazione fra il primo e la moglie del secondo. Commedia che si evolve in dramma ma non arriva alla tragedia: alla fine, all’interno di entrambe le coppie resta solo un senso di amarezza e la coscienza di aver perduto per sempre la propria armonia. Inevitabile accostarlo a La signora della porta accanto, di cui ricorda molto l’ambientazione (due villette vicine e isolate dal resto), e magari anche al film nel film di Effetto notte (dove fra l’altro recitava Nathalie Baye); lo stile, almeno nelle intenzioni, rimanda invece all’ultimo Resnais, soprattutto per gli intermezzi canori affidati a un vero e proprio coro. Quella che funziona meno è la sceneggiatura, che vorrebbe mantenersi leggera ma finisce per risultare evasiva: in particolare non si capisce il motivo per cui una sposina innamoratissima del marito si senta improvvisamente attratta da un uomo molto più anziano.
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