Regia di Noémie Lvovsky vedi scheda film
Ancora una volta dalla Francia un bel film che vive sotto, fra e sopra le righe. La vicenda non vuole raccontare nulla di nuovo, anzi l’inizio con il trasloco di una giovane coppia in una casa della campagna francese, vicino ad un’altra coppia… fà pensare all’indimenticabile signora della porta accanto. E infatti l’adulterio fa presto capolino. “I sentimenti” sono vari e appartengono ai quattro personaggi principali, sostenuti da interpreti di alto livello, sui quali spiccano Jean-Pierre Bacri e Nathalie Baye. Se la storia sembra già vista… È necessaria però una certa attenzione per cogliere la sottigliezza del dramma dei gesti di ogni giorno che, nascosti dietro una finta distrazione, celano tensioni irrisolte e sguardi apparentemente assenti alla ricerca anche di un solo momento di passione.
Durante la prima cena “à quatre” ci viene data la chiave per guardare dentro ai personaggi. Con il sorriso sulle labbra tutti ammettono di essere diversi da quello che appaiono, l’ottimista in realtà è pessimista, il sicuro è insicuro e così via in un gioco al massacro da cui si evince che il soddisfatto in realtà è insoddisfatto. E questo risulta essere un po’ il “male” comune.
Molto divertente l’idea dei cori cantati che commentano gli stati d’animo con dei siparietti mai invadenti.
Il film ha una prima parte giocosa, decisamente da commedia per poi, tutto sommato non inaspettatamente, virare sui toni pacatamente drammatici di un finale senza vincitori né vinti..
La morale sembra volerci dire che si può essere soli anche in due, anzi che in due si è soli più che mai.
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