Regia di Jack Henry Robbins vedi scheda film
Eddie muore in circostanze assurde, ma la sua anima rimane sospesa sulla Terra fino a quando non avrà riparato ai torti da lui causati in vita. Charlie va a vivere a casa sua e diventa l'unica persona in grado di vedere Eddie e comunicare con lui. Dovrà perciò aiutare il fantasma a portare a termine la sua missione.
Non sapere minimamente chi siano Ian Hecox e Anthony Padilla, i due protagonisti di questo lavoro, non è grave; non avere la più pallida idea neppure di chi siano gli Smosh (ossia: sempre i due attori appena citati) è altrettanto perdonabile: nell'epoca di internet la gloria mundi transita in maniera sempre più rapida e si può rimanere tranquillamente al di fuori di un trend che coinvolge centinaia di milioni di persone al mondo senza farci granché caso. Anche perché quel trend verrà molto presto sostituito da un altro, e così via. La parabola della coppia comica di youtuber Smosh è abbastanza classica: Hecox e Padilla diventano virali da un giorno all'altro, guadagnano views, followers e popolarità in modo esponenziale, il cinema si accorge di loro e nel giro di un anno o poco più vengono girati due film: Smosh the movie (Alex Winter, 2015) e questo Ghostmates, scritto dallo sceneggiatore di fiducia degli Smosh, Ryan Finnerty, e diretto da Jack Henry Robbins, vale a dire il figlio di Tim Robbins e Susan Sarandon. Se non fosse per la presenza del giovane e promettente regista, che poi girerà l'interessantissimo VHYes (2019), sarebbe difficile appassionarsi a un'operazione del genere: Ghostmates è una commediola giovanile completamente inconsistente basata su qualche stereotipo già stravisto mille volte e dal prevedibilissimo lieto fine. Una visione da sbadiglio garantito per tutta l'ora e mezza scarsa di durata; distribuito giustamente su YouTube (ma Premium), il film vede anche la partecipazione nel cast di Francesca Galassi, Cristina Spruell e del rapper T-Pain nei panni di sé stesso (il personaggio meglio riuscito, senza dubbio). 1,5/10.
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